Formazione, link, articoli
La formazione sui temi ISO 25000 e AI è organizzata sia da DNV che UNI ed è di seguito sintetizzata. Essa rappresenta un'occasione di collegamento e unificazione di vari temi paralleli e convergenti, sviluppati in tempi diversi da differenti organizzazioni operanti nel campo della standardizzazione del Software engineering e dell'Intelligenza Artificiale. I corsi sono tenuti dal sottoscritto, Domenico Natale, esperto di standardizzazione ISO fin dal 1994.
I link riportati sono riferiti alle organizzazioni impegnate sui vari temi citati: UNI, UNINFO, ISO, SC7, SC42, CEN-CENELEC, JTC21, ETSI, IEEE, W3C, AgID.
Gli articoli elencati fanno parte del contesto dei cambiamenti in atto nella transizione digitale che si aggiungono ai temi trattati nella formazione.
In sintesi gli approcci della formazione ISO/IEC 25000 sono brevemente riassunti nei seguenti temi.
Software < > Servizi IT < > Dati: Garbage in Garbage out < > Qualità circolare
Il software non è più nell'età del Cobol, seppur ancora in esecuzione in molti sistemi informatici Ora il software si automodifica. I servizi IT non sono tutti completamente automatici e attivabili da PC. I dati sono ancora spesso alla ricerca di qualità sia in input che in output. Finalmente i prodotti si orientano verso la qualità circolare e monitorata in uso.
I corsi citati previsti da DNV, socio Uninfo, e UNI, socio di diritto UNI, riguardano le evoluzioni dell'ISO/IEC 25000 SQuaRE e i relativi modelli di qualità in estensione verso l'Intelligenza Artificiale (sviluppati dall'ISO SC42 WG2-WG3 e dal CEN-CENELEC JTC21) e sarà illustrata nei corsi.
Corsi previsti UNI e DNV:
> UNI - Ente Italiano di Normazione, che opera per le tecnologie informatiche con UNINFO, Ente federato per l'IT. I partecipanti al corso riceveranno, oltre l'attestato di presenza, il materiale didattico e copia gratuita delle norme UNI CEI ISO/IEC 25000, 25010, 25012.
In tema di Qualità dei dati e Intelligenza Artificiale il prossimo corso organizzato dall'UNI è previsto per il 12 e 13 dicembre 2024 - dalle 9 alle 13: "Data Quality and Human Oversight per i sistemi di AI: standard esistenti e il loro rapporto con l'AI Act".
Alcuni orientamenti, non esaustivi, sono elencati di seguito
https://www.uni.com/lintelligenza-artificiale-e-la-uni-cei-iso-iec-25000/
Nei corsi UNI si chiariscono le connessioni esplicite dell'IA con la serie ISO 25000 e con altri standard:
. l'organizzazione europea per l'IA (CEN-CENELEC JTC21)
. Commissione italiana UNINFO/UNI CT 533 di Intelligenza Artificiale;
. la normativa europea dell'AI Act e relazioni degli articoli di legge con gli standard ISO;
. lo standard UNI CEI ISO IEC 42001 sull'AI management in via di adozione in UK, Francia, Italia, ecc.;
. illustrazione dell'ISO/IEC 22989:2022 sui concetti e terminologie dell'IA;
. descrizione del recente modello di qualità per l'IA UNI CEI ISO/IEC 25059:2023;
. riferimenti a concetti di qualità dei dati e dei dataset utilizzati dai sistemi di IA secondo la nuova serie di standard dell'SC42 denominata 5259-X, in particolare il 5259-2 "Data quality measures";
. orientamenti etici EU per una IA affidabile.
Per quanto riguarda l'ISO 25000 si accennerà alle novità avvenute nel dicembre 2023:
. connessioni con UNI CEI ISO/IEC 25010:2023 comprendente la Safety e la Interaction capability (in sostituzione dell'usabilità che rimane definita con opportuna precisazione dal 25019);
. approfondimenti sull'UNI CEI ISO/IEC 25019:2023 relativa al nuovo modello della qualità in uso;
. descrizione del nuovo ISO/IEC 25002 Quality model overview and usate.
> DNV - Det Norske Veritas - società internazionale norvegese fondata nel 1864 per il settore navale, è da tempo operante in Italia per il settore digitale. Per tutti i corsi viene rilasciato un attestato di presenza e materiale didattico. Ogni corso rappresenta un momento di approfondimento della serie ISO/IEC 25000-SQuaRE sulla qualità del software, dei dati, dei servizi IT e in uso, verso le problematiche dell'Intelligenza artificiale (AI Act e gli standard ISO operativi esistenti).
Per corsi di 1 giorno si da risalto con l'ottica orientata ai legami tra l'AI e i modelli di qualità dell'ISO/IEC 25000.
Il corso specialistico di tre giorni organizzato da DNV è relativo all'Intelligenza Artificiale ed è previsto per il 7-8-9 maggio 2025. E' centrato sul rilevante tema di gestione della qualità di sistemi IA, relativo al recente ISO/IEC 42001.
Nel complesso il corso specialistico sarà dedicato a:
. lo standard 42001 su AI management System;
. relazioni tra 42001, 42005 e 42006;
. introduzione alla normativa europea del AI Act;
. relazioni tra standard e AI Act che agevolano il contesto di attuazione;
. il passaggio dalla qualità tradizionale del software, dei dati, dei servizi IT, e in uso, in estensione verso l'IA;
. I comitati internazionali ISO/IEC SC7 (sw engineering) e SC42, i comitati europei CEN-CLC JTC21 (AI);
. focalizzazione degli standard che relativi alla data Governance ed data Quality nel contesto internazionale e europeo;
. il primo modello di qualità dei sistemi per l'Intelligenza Artificiale (ISO/IEC 25059) e il recente ISO/IEC 25019 per il monitoraggio della Qualità in uso;
. prospettive in atto per la qualità dei dati e dataset per l'IA (FDIS 5259-2);
. relazione tra la serie ISO 8000 Data management, l'ISO/IEC 25000 ed il 5259-2 per le Machine learning;
. esempio di applicazioni dell'ISO 8000 e gestione dei sensori;
. altri standard ISO di processo connessi con il ciclo di vita di un sistema e con modelli di maturità, compresi i seguenti aspetti:
. misurazione, misure e metriche utili per l'assessment dell'ISO 25012, 25022, 25023, 25024, 25025;
. Le attività europee CEN-CENELEC JTC21: Wg1 foundation; Wg2 operation; Wg3 software engineering; Wg4 etica, impatti sociali, trustworthiness; Wg5 cybersecurity;
. requisiti e testing con utenti finali;
. valutazione della qualità;
. accessibilità e usabilità di web e app.
. i concetti di conformità, assessment, certificazione.
Dall'evento tenutosi il 15 febbraio 2024 al Centro Studi Cesintes dell'Università Tor Vergata
Simbologia di due direzioni diverse: conformità da parte di terzi o autovalutazioni (sperimentali)
> ISO25000.it
Corsi personalizzati online di 4 ore (o in house a richiesta in Abruzzo e Lazio) riguardanti uno o più dei seguenti temi:
. ISO/IEC 25000: concetti e misure;
. lo standard ISO/IEC 42001 e la qualità di modelli software e dati;
. accessibilità del web: linee guida nazionali (Agid) e internazionali;
. ergonomia cognitiva e test di laboratorio: verifiche soggettive;
. linee guida per la misurazione della qualità dei dati: UNI/TS 11725:2018;
. profili di ruolo professionale (specialista di misurazione di servizi e prodotti ICT) relativi alla gestione delle metriche e alla misurazione:UNI 11621-6:2021;
. consulenze manageriali.
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Informazioni sintetiche di alcuni corsi precedenti.
Il corso UNI sull' accessibilità e usabilità del web sulla base di standard internazionali, direttive europee e linea guida nazionale AgID.
L’accessibilità digitale è un termine principalmente legato all’utilizzo degli strumenti informatici da parte delle persone con disabilità, la cui regolamentazione è nata in Italia con la Legge 4/2004 aggiornata dal D.Lgs. 10 Agosto 2018 n. 106 con il nuovo titolo “Disposizioni per favorire e semplificare l’accesso degli utenti e, in particolare, delle persone con disabilità agli strumenti informatici”. Per determinati settori privati che forniscono servizi al pubblico, sono auspicate alcune applicazioni dell’accessibilità in un’ottica di trasformazione digitale.
Aver dato risalto nell’ultimo aggiornamento alla finalità di semplificazione dell’accesso ha aperto le porte al tema dell’usabilità, andando oltre al raggiungimento della mera accessibilità tecnica.
Inoltre sono stati resi sempre più chiari i risvolti del software usabile e quelli dei dati comprensibili raggiunti durante la “navigazione”: software e dati come due aspetti della stessa medaglia.
L’accessibilità e l’usabilità sono alla base della interazione uomo-computer, potenziando la disponibilità delle funzioni offerte dall’automazione. Tema sempre più importante per l’utente finale anche nell’epoca dello smart working e della didattica a distanza.
L’argomento si baserà principalmente sullo studio di aspetti particolari dell’accessibilità e usabilità di due norme: UNI CEI ISO/IEC 25012:2014 sui dati e UNI CEI ISO/IEC 25010:2020 sul software. Si approfondirà il ciclo di vita del software dalla progettazione al test e del dato dall’acquisizione, integrazione, elaborazione, visualizzazione e cancellazione. A questi temi si collegheranno gli aspetti fondamentali delle linee guida sull’accessibilità che l’AgID ha pubblicato all’inizio del 2020.
La conoscenza e l’adozione dei modelli di qualità presentati apre la strada ad attività di autovalutazione, conformità, pre-certificazione e certificazione della qualità.
OBIETTIVI
L’obiettivo del corso è di far comprendere le otto caratteristiche di qualità del software e le quindici caratteristiche di qualità dei dati, mettendo a fuoco le caratteristiche della qualità di usabilità e accessibilità. L’approfondimento delle Linee guida che saranno illustrate consentirà ai partecipanti di dettagliare gli aspetti tecnici dell’accessibilità e gli aspetti soggettivi dell’usabilità. Saranno inoltre chiariti i seguenti aspetti delineati come obblighi di legge per la PA. Saranno inoltre chiariti i seguenti aspetti delineati come obblighi per la PA e opportunità per il settore privato:
- Modello di dichiarazione di accessibilità da apporre sull’Home page del prodotto software
- Modello di autovalutazione
- Meccanismi di feedback
- Deroghe
- Prodotti UNI EN ISO 9999:2017 (dispositivi d’assistenza)
DESTINATARI
I destinatari del corso sono i progettisti e gli sviluppatori/manutentori di siti web e app della PA, responsabili della qualità, responsabili della comunicazione, esperti di fattori umani e interazioni uomo-computer, responsabili della transizione digitale, esperti di normative di informatica giuridica, utenti interessati alle evoluzioni normative in materia.
Il corso UNI sulla Qualità in uso e la qualità dei servizi.
La qualità in uso è un concetto relativamente nuovo dal punto di vista dell’Ingegneria del software, si potrebbe far derivare da un ampliamento dell’attenzione alla Customer Satisfaction. La qualità in uso, definita secondo lo standard UNI CEI ISO/IEC 25010:2020 (par. 4.1) da 5 caratteristiche, è importante per varie ragioni, mirando ad esempio a:
• aumentare la soddisfazione dell’utente
• porre l’attenzione degli effetti della qualità del software e dei dati in ambiente reale
• fornire un punto di unione tra software, dati e servizi IT
• contribuire alla progettazione e valutazione della qualità di nuovi servizi IT
L’argomento sviluppa principalmente a partire dallo studio di due standard internazionali: l’UNI CEI ISO/IEC 25010:2020 (par. 4.1) di tipo concettuale, e l’UNI CEI ISO/IEC 25022:2020, orientato alle misure. Principalmente l’attenzione è anche data alle caratteristiche di qualità definiti nella Specifica Tecnica UNI CEI ISO/IEC TS 25011:2020, sui servizi completamente automatici e misti con interventi del fattore umano.
I destinatari dello standard UNI CEI ISO/IEC 25010:2020 (par. 4.1) “Modello di qualità in uso” e dell’UNI CEI ISO/IEC 25022:2020 “Misurazione della qualità in uso” sono ad esempio coloro che si ritrovano particolarmente incaricati di controllo della qualità finale nell’ambiente reale in esercizio del software. Ad essi si aggiungono i responsabili di servizi e delle relazioni con il cliente, responsabili della riorganizzazione ed aggiornamento di nuovi servizi e della gestione della graduale transizione verso di essi, che possono essere interessati alla specifica tecnica UNI CEI ISO/IEC TS 25011:2020 “Modello di qualità dei servizi IT” e alla Specifica Tecnica di prossima pubblicazione TS 25025 "Misurazione della qualità dei servizi IT.
Il corso UNI sulla Qualità dei dati.
L’obiettivo del corso è di far comprendere le 15 caratteristiche di qualità dei dati e verificarne l’utilità nella realtà quotidiana e negli eventi sociali. Il corso consentirà ai partecipanti di quantificare il livello di qualità di banche dati attraverso 63 misure e di provvedere ad eventuali azioni di miglioramento dell'organizzazione, dei processi o del software coinvolto per fornire un servizio migliore ai propri utenti.
Tra le caratteristiche di qualità sarà sottolineata quella dell'usabilità e accessibilità, oggetto di recenti provvedimenti normativi per i siti web pubblici ed anche privati sulla base del decreto 76 sulla semplificazione.Sarà anche dato risalto al possibile impiego di tali norme negli sviluppi di sistemi di Intelligenza Artificiale.
I destinatari del corso sono tutti coloro che gestiscono dati nel campo della progettazione di procedure e banche dati, come anche nel campo di regolamentazioni giuridiche, di rendicontazioni di notizie, della comunicazione e Web Journalism. Tra i destinatari si ritrovano particolarmente coloro sono incaricati di controllo qualità, acquirenti e fornitori di dati. Il corso è di interesse anche di Database Administrator, Data Architect e Data Scientist.
Il corso DNV sull'ISO/IEC 25000 SQuaRE.
L’obiettivo del corso è di far comprendere i quattro modelli di qualità dell'ISO/IEC 25000, chiamati SQuaRE: le 8 caratteristiche di qualità del software, le 15 caratteristiche di qualità dei dati, le 8 caratteristiche del servizio IT e le 5 della qualità in uso. Saranno approfondite le relazioni tra software, banche dati e servizi IT, con accenni alla possibile estensione del modello alle nuove tecnologie. In particolare si offriranno considerazioni sull'applicazione di SQuaRE alla classificazione dei concetti di qualità in via di definizione nel campo dell'Intelligenza Artificiale.
Il corso consentirà ai partecipanti di quantificare il livello di qualità complessivo di un sistema attraverso un sottoinsieme di oltre 200 misure e di provvedere ad eventuali azioni di miglioramento dei processi coinvolti. Sarà approfondita la qualità in uso delle applicazioni nell'ambiente reale dell'utente. Particolare attenzione sarà data in particolare all'usabilità e accessibilità del web, alla qualità delle app, con accenni alla Linea guida AgID sull'accessibilità degli strumenti informatici del 9 gennaio 2020 e alla UNI TR 11708 del 2018 sulla caratterizzazione delle App nell'ambito della salute. Sarà evidente che si può pervenire all'uso dell'ISO/IEC 25000 principalmente per tre motivi connessi o indipendenti: miglioramento della qualità del prodotto, conformità a legge e regolamenti, partecipazione a gare e confronti concorrenziali.
Saranno chiariti i concetti di Auto-valutazione, Conformità e Certificazione ISO.
Tra i destinatari sono compresi manager, consulenti, personale dedicato alla progettazione e all’implementazione dei prodotti software, ai responsabili del trattamento di dati e organizzatori di servizi IT, ai responsabili dei "Service Level Agreement" e dei contratti, allo staff della Quality Assurance, Owner di banche dati e Committenti.
Tutti i corsi mirano a diffondere i concetti sulla qualità dei prodotti per favorire l'integrazione dei sistemi, servizi e dati in un'ottica di utilità sociale.
Nei corsi emergono argomenti riportati nei vari articoli dell'autore, prevalentemente legati con la serie ISO/IEC 25000, fin dal primo standard ISO/IEC 25012 sui dati, applicabile nei suoi aspetti peculiari in diversi contesti operativi della PA e dei settori privati: economia, finanza, trasporti, sanità, epidemiologia, demografia, inquinamento, industria 4.0, smart city, comunicazioni, commercio, istruzione, ecc.. Gli standard ISO/IEC 25000 infatti non sono standard "burocratici-informatici", ma sono standard di contenuto ad alto impatto sociale per il miglioramento dei servizi IT, lo sviluppo della qualità della vita e dedicati alla soddisfazione dell'utente finale. Molti di essi sono di interesse sia per chi è addetto alla progettazione ingegnerizzata di software e dati che per chi desidera di far usufruire agli utenti di interfacce semplificate, usabili e accessibili per i propri compiti, e a chi vuole far sì che i dati di qualità offerti dai servizi e dalle App, siano accurati sintatticamente e semanticamente, coerenti e credibili nelle definizioni e nei valori, dialoganti con dati di sistemi esterni nell'era dell'integrazione e dei fenomeni governabili con metodi "data driven".
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