ISO/IEC 25000 - SQuaRE

Requisiti di prodotti software, dati, servizi e QiU di sistemi IT e IA: concetti, misure e valutazioni


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Il presente sito web è ideato da Domenico Natale, impegnato dal 1994 in attività internazionali e nazionali in ambito di standardizzazione di Ingegneria del software ISO SC7 e UNI-UNINFO Commissione Tecnica 504. Dal 2020 partecipa anche ad attività europee del CEN-CENELEC JTC21 per l'Intelligenza Artificiale (IA) e Commissione Tecnica CT 533. La sua attenzione è storicamente focalizzata sulla serie di standard UNI/CEI ISO/IEC 25000 riguardante la qualità del prodotto software, dei dati, dei servizi IT e della loro qualità in uso. La serie 25000 è in estensione ai sistemi di IA a livello nazionale, europeo e internazionale, rappresentando in pratica una vera e propria bussola della qualità e delle misurazioni.

L'ISO/IEC 25000 - SQuaRE (
Software Quality Requirements and Evaluation) mira a stabilire il quadro della qualità del prodotto e del suo uso nell'ambiente reale, da vari punti di vista. E' un framework di raccordo tra le visioni degli stakeholder, del committente, del progettista, fino all'utente intermedio e finale. Rappresenta una base conoscitiva a supporto dei piani e degli obiettivi di Governance della "Digital transformation" e del miglioramento reale di prodotti/servizi, integrando strategie, processi di management, modelli di sviluppo e misurazioni.

Meta-modello di qualità 25000
Meta-modello del progetto SQuaRE "Systems and software Quality Requirements and Evaluation": requisiti, modelli di qualità, valutazione, gestione e misurazione.

La filosofia dell'ISO/IEC 25000 si basa sulle seguenti finalità fondamentali:
- identificare i prodotti principali del sistema (software, dati e servizi) definendone i confini e le interazioni;
- inquadrare la qualità del prodotto come qualità finale di un sistema ICT che comprende numerosi fattori interagenti di governance, management, processi;
- incentivare in anticipo l'uso di modelli di qualità per la focalizzazione dei requisiti;
- incrementare la misurazione della qualità dei prodotti, sollecitando a introdurre valori soglia nelle misure di valutazione, pervenendo a possibili assessment e certificazioni;
- fornire proposte preventive di qualità per mitigare i rischi evidenziati dagli avvertimenti di risk management;
- far aumentare la sistematicità di gestione dei requisiti, del test e della valutazione;
- sottolineare la centralità dell'utente finale e della qualità in uso, in un'ottica di responsabilità sociale;
- aprire la strada della certificazione ai modelli di qualità per ambienti tradizionali e nuove tecnologie.

L’uso operativo di tali standard da parte di esperti qualificati contribuisce ad aumentare la qualità, elevare le competenze digitali del personale, favorire la migliore progettazione e valutazione dei servizi IT. Il tema è di interesse da parte di:
- start up innovative e organizzazioni che offrono servizi di progettazione e consulenza;
- sistemi informativi di grandi dimensioni, industrie, imprese, banche, assicurazioni e filiere produttive che intendono migliorare l'offerta sul mercato e la razionalizzazione di singole applicazioni e/o database anche attraverso il riconoscimento di adozioni di standard ufficiali ISO, CEN, UNI e non solo attraverso le ricerche interne evolute;
- imprese di supporto ad altre imprese, organizzazioni o pubbliche amministrazioni;
- acquirenti e distributori di package;
- pubbliche amministrazioni e enti pubblici a cui si rivolgono cittadini e imprese;
- organizzazioni di supervisione e monitoraggio della qualità di prodotti digitali, sviluppati in proprio o in outsourcing, conformandosi alle leggi o regole di settore.

I campi di applicazione riguardano:
- diversi domini applicativi, con diverse priorità di intervento;
- applicazioni tradizionali o innovative, comprese elaborazioni di sistemi basati sugli apparati di IoT e dei sensori.

La conoscenza dei modelli di qualità proposti dagli standard può essere utile ai gruppi di Innovazione Intersettoriale e di Governance a livello mondiale, europea, nazionale e di impresa.

Alcuni degli argomenti trattati sono stati oggetto di approfondimento della
Tavola Rotonda ISO 25000 che si è tenuta a Roma il 30 ottobre 2019 sui modelli di qualità del prodotto servizio.

tavola_rotonda25000

Alla tavola rotonda parteciparono rappresentanti di aziende del settore affrontando varie tematiche:
- applicazione dello standard per la definizione dei requisiti, il testing e delle misure della qualità;
- stato dell'arte dell'ISO/IEC 25000 e orientamenti verso le nuove tecnologie;
- aggiornamento sull'accessibilità e usabilità del web e delle app (Legge 4/2004 e rispettive Linee guida);
- studi sui dati, i big data e l'applicazione del GDPR;
- raccolta di esperienze di associazioni e imprese;
- casi di assessment e certificazione di prodotti software e banche dati.

Il presente sito, ideato, prodotto e mantenuto dal 2017 da Domenico Natale, attivo in ISO/CEN/UNI volontariamente in attività no profit di standardizzazione, riporta esperienze maturate nel campo operativo in ambito internazionale, europeo e nazionale nell'ambito della commissione italiana UNINFO "Ingegneria del software" UNI/CT 504, in contatto con la commissione UNI/CT 533 sull'Intelligenza Artificiale e commissioni internazionali ISO/IEC SC7 e SC42. Alcune esperienze sono condivise con altri siti specialistici del settore:

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Il know-how e l'impegno profuso sul tema è promosso e supportato dall'UNINFO - Ente per le Tecnologie Informatiche federato all'UNI - Ente Italiano di Normazione.

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