ISO/IEC 25000 - SQuaRE

Requisiti e valutazione di software, dati e servizi per raggiungere la qualità in uso nell'IT e nell'IA: concetti e misure


Formazione, link, tecnologie emergenti

I prossimi corsi di formazione elencati UNI e DNV, rappresentano un'occasione di collegamento, unificazione e armonizzazione di temi paralleli e convergenti, sviluppati da diverse organizzazioni nel campo del Software engineering e dell'Intelligenza Artificiale.

Durante i corsi emergeranno i link che rinviano ai riferimenti alle organizzazioni impegnate sui vari temi citati: UNI, UNINFO, ISO, SC7, SC42, CEN-CENELEC, JTC21, ETSI, IEEE, W3C, AgID.

Con accenni ad alcune
tecnologie emergenti e cambiamenti di transizione digitale si elencano a fondo pagina articoli che si aggiungono al materiale della formazione.

In sintesi gli approcci della formazione ISO/IEC 25000 sono brevemente riassunti nei seguenti temi.

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Cobol: Software < > PC: Servizi IT < > Garbage in Garbage out: Dati < > Qualità circolare: Qualità in uso

Il software non è più nell'età del Cobol, seppur ancora in esecuzione, e ora si automodifica. I servizi non sono tutti completamente automatici e attuabili da PC. I dati sono ancora spesso alla ricerca di qualità sia in input che in output. Finalmente i prodotti si orientano verso la qualità finale e circolare. l'IA sta risvegliando tutti i principi fondamentale della conoscenza.

Informazioni su recenti webinar su temi di Intelligenza Artificiale, come quello tenuto online presso l'Università di Tor Vergata dal titolo "AI ACT e Intelligence Economica: impatti e riflessioni strategiche per il Sistema Paese" patrocinato da Cesintes, Uninfo si riportano in
AI Open mind.

I corsi citati previsti da UNI e DNV, socio Uninfo, riguardano le evoluzioni dell'ISO/IEC 25000 SQuaRE e i relativi modelli di qualità in estensione verso l'Intelligenza Artificiale (sviluppati dall'ISO SC42 WG2-WG3), indicati come esempio nel seguente grafico.

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> UNI - Ente Italiano di Normazione, di cui UNINFO è Ente federato per l'IT.

Il corso "La nuova UNI CEI ISO/IEC 25000:2023 su requisiti e valutazione della qualità del software e di sistema (SQuaRE) estesa all'
Intelligenza Artificiale" è organizzato dall'UNI anche su richiesta. Il prossimo corso schedulato è previsto per il 28 giugno.
I partecipanti del corso riceveranno, l'attestato
di presenza, materiale didattico, copia delle norme UNI CEI ISO/IEC 25000, 25010, 25012.

https://www.uni.com/lintelligenza-artificiale-e-la-uni-cei-iso-iec-25000/

La mattinata del corso sarà prevalentemente dedicata all'IA con le sue connessioni esplicite alla serie 25000:
. l'organizzazione europea per l'IA (
JTC21, Cen-Cenelec, Commissione italiana UNINFO/UNI CT 533);
. orientamenti etici EU per una IA affidabile.
. introduzione all'AI per una governance umana: mini-schema ontologico;
. considerazioni sull'applicazione degli standard nell'ambito delle relazioni tra Leggi e Tecniche;
. la
normativa europea dell'AI Act in vista della pubblicazione definitiva;
. lo standard
42001 sull'AI management in via di adozione in UK, Francia, Italia assieme ad altri standard connessi;
. illustrazione dell'ISO/IEC 22989:2022 sui
concetti e terminologie dell'IA;
. descrizione del recente
modello di qualità per l'IA UNI CEI ISO/IEC 25059:2023;
. guida ISO/IEC 25058 sulla valutazione della qualità dei sistemi AI;
. riferimenti a concetti di
qualità dei dati e dei dataset utilizzati dai sistemi di IA secondo la nuova serie di standard dell'SC42 denominata 5259-X, in particolare il 5259-2 "Data quality measures" che incorpora ed estende l'ISO/IEC 25012 "Data quality model" e ISO/IEC 25024 "Measurement of data quality".
Saranno fornite informazioni su vari standard in pubblicazione.

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Evento tenutosi il 15 febbraio 2024 al Centro Studi Cesintes dell'Università Tor Vergata

Il pomeriggio sarà dedicato alle importanti novità del 25000 (panoramica del 25002, software 25010 e qualità in uso 25019):
. connessioni con UNI CEI ISO/IEC 25010:2023 comprendente la Safety e la Interaction capability (in sostituzione dell'usabilità);
. approfondimenti sulla norma UNI CEI ISO/IEC 25019:2023 relativa al nuovo modello della
qualità in uso (qualità post-rilascio);
. descrizione del nuovo ISO/IEC 25002 Quality model overview and usate.

Aspetti specifici illustrati:
. ulteriori aggiornamenti sull'UNI CEI ISO/IEC 25040 su metodi di valutazione della qualità;
. l'accessibilità secondo le normative europee;
. misurazioni, misure e metriche per l'assessment.

>
DNV - Det Norske Veritas - società internazionale norvegese fondata nel 1864 per il test e certificazioni ISO.

Il corso organizzato da
DNV è previsto per il 28 maggio 2024, con attestato di presenza e materiale didattico, dal titolo "ISO 25000: La qualità del software, dei dati e dei servizi IT".

La mattinata sarà dedicata a:
. il passaggio dalla qualità tradizionale del software, dei dati, dei servizi IT, e in uso, in estensione verso l'IA che completa la serie
ISO/IEC 25000;
. I comitati internazionali ISO/IEC SC7 (sw engineering) e SC42, i comitati europei CEN-CLC JTC21 (AI);
. focalizzazione degli standard che vanno dalla data Governance alla data Quality nel contesto europeo;
. il primo modello di qualità dei sistemi per l'Intelligenza Artificiale (ISO/IEC 25059);
. prospettive in atto per la qualità dei dati per l'IA (DIS 5259-2);
. introduzione alla
normativa europea del Data Act;
. lo standard 42001 su AI management System e I collegamenti con la qualità dei prodotti ISO/IEC 25000 e l'ISO/IEC 27000;
. relazioni tra 42001, 42005 e 42006;
. relazione tra la serie ISO
8000 Data management, l'ISO/IEC 25000 ed il 5259-2 per le Machine learning;
. esempio di applicazioni dell'ISO 8000 e gestione dei
sensori;
. altri standard ISO di processo connessi con il ciclo di vita di un sistema e con modelli di maturità.

Nel pomeriggio saranno illustrati gli aspetti seguenti:
. misurazione, misure e metriche utili per l'assessment dell'ISO 25012, 25022, 25023, 25025;
. requisiti e testing con utenti finali;
. valutazione della qualità;
. accessibilità e usabilità di web e app.
. i concetti di
conformità, assessment, certificazione.

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> ISO25000.it

Corsi personalizzati online a richiesta, di 4 ore, riguardanti i seguenti temi:
. ISO/IEC 25000: concetti e misure;

. lo standard ISO/IEC 42001 e la qualità di modelli software e dati;
. accessibilità del web: linee guida nazionali (Agid) e internazionali;
. ergonomia cognitiva e test di laboratorio: verifiche soggettive;
. linee guida per la misurazione della qualità dei dati: UNI/TS 11725:2018;
. profili di ruolo professionale (specialista di misurazione di servizi e prodotti ICT) relativi alla gestione delle metriche e alla misurazione:UNI 11621-6:2021;

. consulenze manageriali.

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Informazioni sintetiche su alcuni corsi precedenti.

Il corso UNI sull' accessibilità e usabilità del web sulla base di standard internazionali, direttive europee e linea guida nazionale AgID.
L’accessibilità digitale è un termine principalmente legato all’utilizzo degli strumenti informatici da parte delle persone con disabilità, la cui regolamentazione è nata in Italia con la Legge 4/2004 aggiornata dal D.Lgs. 10 Agosto 2018 n. 106 con il nuovo titolo “Disposizioni per favorire e semplificare l’accesso degli utenti e, in particolare, delle persone con disabilità agli strumenti informatici”. Per determinati settori privati che forniscono servizi al pubblico, sono auspicate alcune applicazioni dell’accessibilità in un’ottica di trasformazione digitale. Aver dato risalto nell’ultimo aggiornamento alla finalità di semplificazione dell’accesso ha aperto le porte al tema dell’usabilità, andando oltre al raggiungimento della mera accessibilità tecnica. Inoltre sono stati resi sempre più chiari i risvolti del software usabile e quelli dei dati comprensibili raggiunti durante la “navigazione”: software e dati come due aspetti della stessa medaglia. L’accessibilità e l’usabilità sono alla base della interazione uomo-computer, potenziando la disponibilità delle funzioni offerte dall’automazione. Tema sempre più importante per l’utente finale anche nell’epoca dello smart working e della didattica a distanza. L’argomento si baserà principalmente sullo studio di aspetti particolari dell’accessibilità e usabilità di due norme: UNI CEI ISO/IEC 25012:2014 sui dati e UNI CEI ISO/IEC 25010:2020 sul software. Si approfondirà il ciclo di vita del software dalla progettazione al test e del dato dall’acquisizione, integrazione, elaborazione, visualizzazione e cancellazione. A questi temi si collegheranno gli aspetti fondamentali delle linee guida sull’accessibilità che l’AgID ha pubblicato all’inizio del 2020. La conoscenza e l’adozione dei modelli di qualità presentati apre la strada ad attività di autovalutazione, conformità, pre-certificazione e certificazione della qualità.
OBIETTIVI
L’obiettivo del corso è di far comprendere le otto caratteristiche di qualità del software e le quindici caratteristiche di qualità dei dati, mettendo a fuoco le caratteristiche della qualità di usabilità e accessibilità. L’approfondimento delle Linee guida che saranno illustrate consentirà ai partecipanti di dettagliare gli aspetti tecnici dell’accessibilità e gli aspetti soggettivi dell’usabilità. Saranno inoltre chiariti i seguenti aspetti delineati come obblighi di legge per la PA. Saranno inoltre chiariti i seguenti aspetti delineati come obblighi per la PA e opportunità per il settore privato: - Modello di dichiarazione di accessibilità da apporre sull’Home page del prodotto software - Modello di autovalutazione - Meccanismi di feedback - Deroghe - Prodotti UNI EN ISO 9999:2017 (dispositivi d’assistenza)
DESTINATARI
I destinatari del corso sono i progettisti e gli sviluppatori/manutentori di siti web e app della PA, responsabili della qualità, responsabili della comunicazione, esperti di fattori umani e interazioni uomo-computer, responsabili della transizione digitale, esperti di normative di informatica giuridica, utenti interessati alle evoluzioni normative in materia.


Il corso UNI sulla
Qualità in uso e la qualità dei servizi.
La qualità in uso è un concetto relativamente nuovo dal punto di vista dell’Ingegneria del software, si potrebbe far derivare da un ampliamento dell’attenzione alla Customer Satisfaction. La qualità in uso, definita secondo lo standard UNI CEI ISO/IEC 25010:2020 (par. 4.1) da 5 caratteristiche, è importante per varie ragioni, mirando ad esempio a:
• aumentare la soddisfazione dell’utente
• porre l’attenzione degli effetti della qualità del software e dei dati in ambiente reale
• fornire un punto di unione tra software, dati e servizi IT
• contribuire alla progettazione e valutazione della qualità di nuovi servizi IT
L’argomento sviluppa principalmente a partire dallo studio di due standard internazionali: l’UNI CEI ISO/IEC 25010:2020 (par. 4.1) di tipo concettuale, e l’UNI CEI ISO/IEC 25022:2020, orientato alle misure. Principalmente l’attenzione è anche data alle caratteristiche di qualità definiti nella Specifica Tecnica UNI CEI ISO/IEC TS 25011:2020, sui servizi completamente automatici e misti con interventi del fattore umano.
I destinatari dello standard UNI CEI ISO/IEC 25010:2020 (par. 4.1) “Modello di qualità in uso” e dell’UNI CEI ISO/IEC 25022:2020 “Misurazione della qualità in uso” sono ad esempio coloro che si ritrovano particolarmente incaricati di controllo della qualità finale nell’ambiente reale in esercizio del software. Ad essi si aggiungono i responsabili di servizi e delle relazioni con il cliente, responsabili della riorganizzazione ed aggiornamento di nuovi servizi e della gestione della graduale transizione verso di essi, che possono essere interessati alla specifica tecnica UNI CEI ISO/IEC TS 25011:2020 “Modello di qualità dei servizi IT” e alla Specifica Tecnica di prossima pubblicazione TS 25025 "Misurazione della qualità dei servizi IT.


Il corso UNI sulla
Qualità dei dati.
L’obiettivo del corso è di far comprendere le 15 caratteristiche di qualità dei dati e verificarne l’utilità nella realtà quotidiana e negli eventi sociali. Il corso consentirà ai partecipanti di quantificare il livello di qualità di banche dati attraverso 63 misure e di provvedere ad eventuali azioni di miglioramento dell'organizzazione, dei processi o del software coinvolto per fornire un servizio migliore ai propri utenti.
Tra le caratteristiche di qualità sarà sottolineata quella dell'usabilità e accessibilità, oggetto di recenti provvedimenti normativi per i siti web pubblici ed anche privati sulla base del decreto 76 sulla semplificazione.Sarà anche dato risalto al possibile impiego di tali norme negli sviluppi di sistemi di Intelligenza Artificiale.
I destinatari del corso sono tutti coloro che gestiscono dati nel campo della progettazione di procedure e banche dati, come anche nel campo di regolamentazioni giuridiche, di rendicontazioni di notizie, della comunicazione e Web Journalism. Tra i destinatari si ritrovano particolarmente coloro sono incaricati di controllo qualità, acquirenti e fornitori di dati. Il corso è di interesse anche di Database Administrator, Data Architect e Data Scientist.

Modello di qualità dei dati ISO 25012


Il corso DNV sull'ISO/IEC 25000 SQuaRE.
L’obiettivo del corso è di far comprendere i quattro modelli di qualità dell'ISO/IEC 25000, chiamati SQuaRE: le 8 caratteristiche di qualità del software, le 15 caratteristiche di qualità dei dati, le 8 caratteristiche del servizio IT e le 5 della qualità in uso. Saranno approfondite le relazioni tra software, banche dati e servizi IT, con accenni alla possibile estensione del modello alle nuove tecnologie. In particolare si offriranno considerazioni sull'applicazione di SQuaRE alla classificazione dei concetti di qualità in via di definizione nel campo dell'Intelligenza Artificiale.
Il corso consentirà ai partecipanti di quantificare il livello di qualità complessivo di un sistema attraverso un sottoinsieme di oltre 200 misure e di provvedere ad eventuali azioni di miglioramento dei processi coinvolti. Sarà approfondita la qualità in uso delle applicazioni nell'ambiente reale dell'utente. Particolare attenzione sarà data in particolare all'usabilità e accessibilità del web, alla qualità delle app, con accenni alla Linea guida AgID sull'accessibilità degli strumenti informatici del 9 gennaio 2020 e alla UNI TR 11708 del 2018 sulla caratterizzazione delle App nell'ambito della salute. Sarà evidente che si può pervenire all'uso dell'ISO/IEC 25000 principalmente per tre motivi connessi o indipendenti: miglioramento della qualità del prodotto, conformità a legge e regolamenti, partecipazione a gare e confronti concorrenziali.
Saranno chiariti i concetti di Auto-valutazione, Conformità e Certificazione ISO.
Tra i destinatari sono compresi
manager, consulenti, personale dedicato alla progettazione e all’implementazione dei prodotti software, ai responsabili del trattamento di dati e organizzatori di servizi IT, ai responsabili dei "Service Level Agreement" e dei contratti, allo staff della Quality Assurance, Owner di banche dati e Committenti.


Tutti i corsi mirano a diffondere i concetti sulla qualità dei prodotti per favorire l'integrazione dei sistemi, servizi e dati in un'ottica di utilità sociale.

Nei corsi emergono argomenti riportati nei vari articoli dell'autore, prevalentemente legati con la serie ISO/IEC 25000, fin dal primo standard
ISO/IEC 25012 sui dati, applicabile nei suoi aspetti peculiari in diversi contesti operativi della PA e dei settori privati: economia, finanza, trasporti, sanità, epidemiologia, demografia, inquinamento, industria 4.0, smart city, comunicazioni, commercio, istruzione, ecc.. Gli standard ISO/IEC 25000 infatti non sono standard "burocratici-informatici", ma sono standard di contenuto ad alto impatto sociale per il miglioramento dei servizi IT, lo sviluppo della qualità della vita e dedicati alla soddisfazione dell'utente finale. Molti di essi sono di interesse sia per chi è addetto alla progettazione ingegnerizzata di software e dati che per chi desidera di far usufruire agli utenti di interfacce semplificate, usabili e accessibili per i propri compiti, e a chi vuole far sì che i dati di qualità offerti dai servizi e dalle App, siano accurati sintatticamente e semanticamente, coerenti e credibili nelle definizioni e nei valori, dialoganti con dati di sistemi esterni nell'era dell'integrazione e dei fenomeni governabili con metodi "data driven".



Articoli online, Libri, Presentazioni a Convegni che potranno essere oggetto di approfondimento nei corsi

(Altre fonti sono disponibili nella
bibliografia dell'Autore)

D. Natale, Il campo dell'Intelligenza Artificiale è in approfondimento anche nel settore educativo. Ad esempio la Rivista di Scienze dell'Educazione della Pontificia Facoltà dell'Educazione "Auxilium" ha pubblicato l'articolo "Intelligenza artificiale o intelligenze artificiali? Concetti e termini di un areopago" nel n. 1 del 2021, p. 10-26.

D. Natale, “Possible extension of ISO/IEC 25000 quality models to Artificial Intelligence in the context of an international Governance”, CEUR Workshop Proceedings of the 2nd International Workshop on Experience with SQuaRE Series and Its Future Direction (IWESQ 2020), co-located with 27th Asia-Pacific Software Engineering Conference (APSEC 2020), Singapore, Dec 1, 2020
https://ceur-ws.org/Vol-2800/paper-06.pdf

D. Natale, A. Trenta, Examples of Practical Use of ISO/IEC 25000, Proceedings of the 1st International Workshop on Experience with SQuaRE Series and its Future Direction co-located with 26th Asia-Pacific Software Engineering Conference (APSEC 2019), Putrajaya, Malaysia, Dec 2, 2019


D. Natale, Guidelines on the quality model of Artificial Intelligence, Conference on Artificial Intelligence, Rome, April 2020
https://intelligenzartificiale.unisal.it/wp-content/uploads/2020/10/Guidelines-on-the-quality-model-of-Artificial-Intelligence.pdf, https://intelligenzartificiale.unisal.it/

D. Natale, “Extensions of ISO/IEC 25000 quality models to the context of Artificial Intelligence”, CEUR Workshop Proceedings of the 4th International Workshop on Experience with SQuaRE Series and Its Future Direction (IWESQ), CEUR Workshop Proceedings, 2022 https://ceur-ws.org/Vol-3356/paper-02.pdf


CDTI Forum 2018 Sviluppo digitale e economico: le 4 vie. Nell'articolo si parla di sviluppo digitale ed economico, ormai indistinguibili, con riferimento alla competitività e competenze di imprese, con orientamenti sul tema della qualità ISO 25000. Le quattro vie di sviluppo riguardano: la qualità dei dati, la semplificazione del software, i servizi IT e il miglioramento della qualità in uso. Vari altri contributi nelle rubriche di: www.key4biz.it

C. Batini - M. Scannapieco,
Data and information quality, Springer, 2016

Forum PA2015, D. Natale, La qualità dei dati e la loro integrazione, Roma, 2015

C. Calero, Ma A. Moraga, M. G. Piattini,
Calidad del produco y proceso software, Ra-Ma, Madrid, 2010

GUFPI-Isma, AA.VV.,
Metriche del software: esperienze e ricerche, Cap. 6 "La qualità dei dati e delle informazioni", FrancoAngeli, 2006

D. Natale,
Qualità e quantità nei sistemi software: teorie ed esperienze, Cap. 1 "Verso una definizione di qualità nel campo del software" (ISO 9126-1, oggi ISO 25010), FrancoAngeli, 1995

Argomenti trattati anche oggetto di convegni e seminari

Un riferimento dell'utilizzo dell'ISO/IEC 25000 si trova nel convegno online sull'
Intelligenza Artificiale del 25-26 settembre. Domenico Natale parla nel suo intervento in "Orientamenti sul modello di qualità dell'Intelligenza Artificiale".
In particolare c'è un'aspettativa condivisa che l'Intelligenza Artificiale possa agevolare la raccolta di dati ed il monitoraggio di fenomeni complessi con molte variabili correlate tra loro.

Alcuni argomenti oggetto di formazione sono anche stati anche oggetto della
Tavola Rotonda ISO 25000 tenutasi a Roma il 30 ottobre 2019, dal cui link è possibile fare il download del materiale.

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Alcune considerazioni
Il numero degli standard pubblicati negli ultimi cinquant'anni è certamente elevato: si parla di varie decine di migliaia. Solo per l'ISO si calcolano oltre 22.000 standard disponibili.

E' essenziale disporre di cataloghi sintetici forniti dalle organizzazioni per poterli confrontare, selezionare, sintetizzare.

Occorre un approccio ontologico e fornire link che aiutano a comporre una rete di conoscenza attorno all'ISO/IEC 25000.

I link sono alla base del web e della diffusione di conoscenza. Tim Berners-Lee, come si cita in Wikiquote, ha affermato:

"Il cervello non sa nulla fino a quando i neuroni non sono collegati tra loro…"

"Il fine ultimo del web è migliorare la nostra esistenza reticolare nel mondo…"

"Nel web…dovremmo essere in grado…non solo di seguire i link, ma di crearli…"

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